Chiesa & internet: presto anche il Papa parlerà con twitter

Il papa avrà presto un “suo” account su Twitter, e lo userà per comunicare in occasione della preghiera domenicale dell’Angelus e dei suoi discorsi più importanti. L’annuncio arriva da parte di monsignorClaudio Maria Celli, presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, intervistato dalla Radio Vaticana.

Un primo esperimento “papale” su Twitter è cominciato comunque già da qualche giorno: in corrispondenza con l’inizio della Quaresima, il “ministero delle comunicazioni” vaticano sta per lanciare un nuovo account su Twitter del Papa. L’account, ancora privo di una foto e di un profilo, ha già pronti migliaia di follower, ed è nato per far conoscere il papa ai giovani – l’iniziativa di mandare un tweet al giorno, fino a Pasqua, con le parole del messaggio di Benedetto XVI.

Il tweet di oggi recita “Fratelli e sorelle, la Quaresima ci offre ancora una volta l’opportunità di riflettere sul cuore della vita cristiana: la carità”.

Quando verrà aperto il suo account ufficiale su twitter, “non è che il Papa spingerà un bottone o qualcosa del genere”, spiega a Vatican Insider il segretario del Pontificio Consiglio, monsignor Paul Tighe. “L’obiettivo è di avere i contenuti dei tweet approvati direttamente da lui” ma, aggiunge, “stiamo ancora lavorando sul meccanismo perché questo sia possibile”.

“Quello che ci attrae, è la possibilità di rendere disponibile a molti l”essenza di un messaggio, nella speranza poi di indurre a leggere il testo completo di quello che dice il Papa”. Il nome dell’account del Papa non è stato ancora deciso, spiega monsignor Tighe: “Stiamo discutendo con vari esperti e valutando varie possibilità”.

Nella sua intervista a Radio Vaticana, monsignor Celli aveva spiegato che l’iniziativa per la Quaresima 2012 nasce dalla consapevolezza della grande “risonanza” che un messaggio via Twitter può avere tra i giovani: “Il ‘tweet’ può essere riformulato, ridistribuito, rilanciato, disseminato”. Un po’ come l’immagine evangelica del Chicco di senapeche, “sparso sul terreno, produce arbusti dove anche gli uccelli del cielo possono riposare”.

“Ecco – sintetizza Celli -, il nostro desiderio era questo: far sì che utilizzando le nuove tecnologie, il Messaggio del Papa per la Quaresima potesse risuonare ampiamente, potesse pervenire al cuore dei giovani, e fruttificare nel loro cuore. E questa sarà un’esperienza che io ritengo fin d’ora positiva”.

Celli sottolinea anche la disponibilità del Papa a mettersi in gioco con le nuove forme di comunicazione: “Quando abbiamo proposto al papa di aprire un canale vaticano su Youtube, ha accettato subito… un papa che a prima vista non appare mediatico come lo era il suo predecessore e Beato Giovanni Paolo II, anzi è un papa più riservato, ha subito capito pienamente come oggi la comunicazione attraverso le nuove tecnologie possa avere una grande risonanza”.

L’idea di aprire un account su Twitter del papa nasce da un’intesa tra il Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali e la Segreteria di Stato. “Farà sì – spiega Celli – che gli Angelus del Papa e alcuni suoi interventi comincino a risuonare via ‘tweet’. Quindi apriremo – potremmo definirlo così – un canale del Santo Padre tra i ‘twitters’”.

Il Papa non ‘twittera” solamente in occasione dell’Angelus domenicale ma anche in occasione di interventi su un determinato Paese, come ad esempio le domande di collaborazione in caso di una catastrofe naturale, o per le grandi feste cristiane come il Natale o la Pasqua.

La speranza di monsignor Celli è che, “attraverso il ‘tweet’, queste parole possono arrivare al cuore di tante persone,che normalmente sono magari lontane, e che magari non leggeranno mai un discorso del papa”.

E il dialogo sempre più fitto tra il mondo digitale e il Vaticano è testimoniato anche da un’altra iniziativa tenuta a battesimo oggi: la nascita di una santa alleanza tra Google e la Chiesa nella missione di formare le nuove generazioni di utenti internet alla responsabilità. Il gigante del Web ha infatti collaborato con l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma nella realizzazione di un master in comunicazione.

“Se si vuol rendere l’Italia internet-friendly e capace di cogliere le opportunità di imprenditorialità sul web, non si può che partire dalle università – ha spiegato Giorgia Albertino di Google – e, tra gli atenei con cui collaboriamo, nonescludiamo quelli pontifici perché la Chiesa ha avuto una comprensione incredibile del ruolo e delle potenzialità di internet, tanto che il Vaticano ha un proprio canale YouTube”.

(Nella foto di apertura: il tweet con cui Benedetto XVI ha voluto inaugurare il nuovo sito news.va)
 fonte: http://vaticaninsider.lastampa.it/homepage/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/benedetto-xvi-benedict-xvi-benedicto-xvi-12937/
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