Santa Francesca Cabrini: i frutti dell’annuncio di Kiko Argüello (Roma Sette, 6 dicembre 2015)

da Roma Sette del 6 dicembre 2015 – di Marta Rovagna

Roma – La parrocchia, costituita da gruppi e movimenti ecclesiali, in fondo appartiene più profondamente alle persone semplici e umili, quegli anziani che arrivano alla Messa vespertina ogni giorno e che la sentono come sorgente di vita anche se non fanno parte di nessun gruppo precostituito.

A riflettere sull’appartenenza alla propria comunità parrocchiale è padre Franco Messori, parroco di Santa Francesca Cabrini, quartiere Nomentano. La parrocchia, che ieri pomeriggio ha ricevuto la visita del Cardinale vicario Agostino Vallini, è affidata dal 1949 ai padri Maristi e attualmente ci lavorano a tempo pieno cinque sacerdoti dell’ordine religioso.

Nel 1969 la parrocchia ha accolto le catechesi di Kiko Argüello, fondatore del movimento neocatecumenale e con 32 comunità è una delle realtà più radicate e floride del Cammino a Roma.  Padre Franco, che ha iniziato la sua vita sacerdotale proprio a Santa Francesca Cabrini nel 1964, racconta il fiorire di questo movimento; “Che ha dato e dà ancora frutti di maturità nella fede e catechisti molto preparati, che collaborano alla pastorale della parrocchia nelle catechesi di iniziazione cristiana, nel post cresima, nella preparazione dei matrimoni e dei battesimi”.

Il gruppo di operatori pastorali che lavora in parrocchia proviene e dal Cammino Neocatecumenale e dall’Azione Cattolica, che negli ultimi quattro anni hanno iniziato a lavorare nella catechesi. “La parrocchia, piena di talenti e potenzialità – spiega il parroco – ha ancora bisogno di maturare in una comunione maggiore con la Chiesa universale. Il rischio di alcuni gruppi è quello di fare una Chiesa nella Chiesa, ma sappiamo che in noi e nella storia agisce lo Spirito Santo, nella docilità alla sua azione la Chiesa diventa grande, non per nostri meriti o perché siamo in gamba e capaci”.

Il carisma dei padri Maristi è quello della missionarietà, il loro fondatore san Pietro Chanel è il patrono dell’Oceania. La storia di padre Franco è dunque quella di una lunga itineranza “dovunque sono andato ho portato con me – racconta – il desiderio di creare una comunità parrocchiale coesa e collaborativa tra le diverse realtà, e con questo spirito ho accolto il Cammino Neocatecumenale in ogni luogo in cui sono stato”.

Gianluca Cargagnini ci racconta la sua esperienza di catechista in parrocchia con sua moglie: “Siamo sette coppie – spiega – e lavoriamo insieme alla pastorale battesimale. Due non possono avere figli e la loro testimonianza è tanto più preziosa in quanto ci parlano di una fecondità non legata solo all’aspetto biologico ma anche a quello spirituale”.

Gianluca, che ha iniziato il cammino nel 1985 e lo ha terminato quest’anno, racconta anche l’evangelizzazione del suo movimento: “Tra le comunità che hanno finito il percorso ci sono alcune inviate in altre parrocchie per aiutare il parroco nella pastorale, da noi diverse persone vanno regolarmente ad Acilia a prestare il loro servizio, li chiamiamo per scherzare “i martiri del raccordo anulare”.

Marta Rovagna

fonte: https://testadelserpente.wordpress.com/2015/12/09/santa-francesca-cabrini/

Condividi:
Share on FacebookTweet about this on TwitterEmail this to someone

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

9 − sette =