Papa Francesco e i 2 neo sacerdoti Redemptoris Mater. Parole e retroscena di una storia incredibile

da Romagiornale.it – di Filippo Savarese

Chi ha la missione di guida nella Chiesa è chiamato ad assumere non la mentalità del manager ma quella del servo, a imitazione di Gesù che, spogliando sé stesso, ci ha salvati con la sua misericordia. A questo stile di vita pastorale di Buon pastore sono chiamati anche i nuovi sacerdoti della diocesi di Roma, che ho avuto la gioia di ordinare questa mattina nella Basilica di San Pietro. E due di loro si affacceranno per ringraziarvi delle vostre preghiere e per salutarvi”.

Con queste parole ieri Papa Francesco ha presentato ai 50mila fedeli presenti in piazza San Pietro per la recita del Regina Coeli (che sostituisce l’Angelus da Pasqua a Pentecoste) due giovani da lui appena ordinati sacerdoti in Basilica insieme ad altri 17 nuovi preti.

È la prima volta nella storia che un Papa invita due sacerdoti appena ordinati ad affacciarsi con lui alla finestra più famosa di Roma. L’Ansa l’ha definita infatti una “iniziativa senza precedenti”, e anche i media e i commentatori hanno posto attenzione all’inedito fatto. Come mai questa novità?RomaGiornale è in grado di “svelare” il gustosissimo retroscena, tutt’altro che pianificato e tutto in pieno stile “francescano”.

Sono le 11:30 del 26 aprile, “domenica del Buon Pastore”, e nella Basilica di San Pietro è appena terminata la Messa di ordinazione sacerdotale di 19 seminaristi per mano di Papa Francesco. I nuovi preti, il Papa e i concelebranti si trovano in sagrestia per lo scambio dei saluti, degli auguri e degli ultimi consigli da parte del Papa. Quanto Francesco fa per lasciare la sagrestia, uno dei neo-sacerdoti, don Davide, gli si accosta con discrezione e si getta d’impeto in una richiesta al limite della sfacciataggine: “Santità, farebbe il regalo a due di noi di poterla accompagnare al Palazzo Apostolico per la recita del Regina Coeli?”. Il Papa lo guarda un po’ spiazzato, ma la risposta pragmatica è delle sue: “Sì, se c’è posto in macchina. Però dovete sbrigarvi a cambiarvi già che siete ancora con i paramenti”.

Papa Francesco con Don Davide e Don EliaIn men che non si dica don Davide e il confratello don Elia (formati al Seminario Diocesano “Redemptoris Mater” del Cammino Neocatecumenale) salutano e benedicono amici e conoscenti e sono subito in macchina con il segretario del Papa, mons. Georg Geinswein, diretti dalla Basilica al Palazzo Apostolico. Giunti all’ascensore che porta ai piani superiori i due trovano il Papa ad aspettarli; lo invitano senz’altro ad entrare per primo ma lui fa altrettanto, e chiaramente vale più l’invito del Papa. I due preti si ritrovano in un piccolo ascensore stretti tra il Papa e il suo segretario. È proprio Francesco a rompere il silenzio: “Certo che voi avete una faccia…”. “Una faccia tosta, Santità”, conclude don Davide. “Eh si, proprio una faccia tosta – risponde il Papa – ma dovete avere questa insistenza nel chiedere anche con il Signore”. “Come la vedova importuna della parabola”, chiosa don Elia. “Esatto, come la vedova importuna”, conferma il Papa.

Giunti nello studio che si affaccia sulla Piazza, gli assistenti di camera passano al Papa da bere, e lui gira il proprio bicchiere anche ai due preti, che bevono sempre più increduli per quello che stanno vivendo. Il Papa ripassa il testo che dovrà leggere dalla finestra e impartisce inaspettate disposizioni a don Davide e don Elia: “Allora, quando leggo questo pezzo qui, voi vi mettete accanto a me e recitiamo insieme la preghiera”. I preti trascorrono i minuti del discorso che precede la preghiera chiedendosi come sia meglio tenere giunte le mani, ma anche meditando in cuor loro per prepararsi a quel momento così speciale.

Arrivano le parole del Papa per i due sacerdoti, che si affacciano col cuore in gola sulla Piazza piena di bandiere e striscioni. Alla fine della recita, al momento della benedizione, il Papa si accosta verso don Davide e gli dice: “Adesso benedite anche voi”. Per i due neo-sacerdoti è l’apice dell’emozione: non sono preti che da un’ora scarsa e si ritrovano, per aver avuto un istantaneo guizzo di coraggio, a benedire solennemente una folla di 50mila fedeli col Santo Padre dal Palazzo Apostolico.

Ritornati alla Casa Santa Marta il Papa saluta di nuovo i due nuovi sacerdoti e si informa su come continueranno la giornata. Don Davide è quasi tentato di capire se dall’interessamento del Papa sarebbe possibile carpire un invito alla sua tavola, ma si ricorda della famiglia, degli amici e dei parenti che lo aspettano in piazza per festeggiare con lui e non osa oltre. Per quel giorno le emozioni bastano già a rimanere indelebili per il resto della vita.

Ecco il video completo del momento in cui i due neo sacerdoti si affacciano con Papa Francesco per la recita del Regina Coeli:

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