sabato 16 febbraio 2013
 

E l’autobiografia diventa un best seller


da Famiglia Cristiana

Capita di rado, e quando capita, non è mai per caso. Il libro di Kiko Argüello intitolato Il kerigma. Nelle baracche con i poveri, pubblicato appena qualche giorno fa dalla San Paolo, è entrato prepotentemente nelle classifiche dei libri più venduti in Italia, piazzandosi al suo debutto direttamente al terzo posto assoluto (vedi www.ibuk.it). Un performance così rilevante ed eccezionale sul piano commerciale nasconde delle ragioni di altra natura, che riguardano il messaggio di cui il libro è portatore e ciò che il suo autore rappresenta agli occhi di tanti credenti.

Kiko Argüello ha dato inizio al Cammino neocatecumenale che coinvolge un vasto numero di fedeli che vogliono prendere sul serio il Vangelo e si impegnano a tradurlo nella vita quotidiana. Nel libro l’autore, solitamente piuttosto restìo a dichiarazioni pubbliche, si racconta con sorprendente calore e profondità, rivelando le origini di un lungo percorso umano e spirituale che ha dato vita a una forma di iniziazione cristiana diffusa in oltre cento Paesi del mondo. Per la prima volta, dunque, egli stesso prende la parola per mostrare come la sua parabola esistenziale sia sfociata in un movimento in cui la comunità cristiana si è riconosciuta.

Nato in una famiglia cristiana, Argüello ricevette un’educazione religiosa, ma a un certo punto la sua fede andò in crisi. «Dio esiste o non esiste?», cominciò a domandarsi. Entrò così in un periodo di deserto spirituale, nel quale nulla lo soddisfaceva: né i successi artistici come pittore, né le relazioni umane. Sull’orlo della disperazione, gridò a Dio il proprio sconforto. E Dio lo prese per mano e lo guidò a riscoprire il dono della fede, prima attraverso l’incontro con i Cursillos de Cristiandad, poi immergendosi completamente nella vita dei poveri nelle baracche di Palomeras Altas, alla periferia di Madrid.

Da questa esperienza, maturò in lui la consapevolezza dell’urgenza di annunciare la Buona Notizia, ovvero il kerigma a cui allude il titolo del libro, ai più poveri.Insieme a Carmen Hernández, una missionaria laica, a contatto con il rinnovamento del Concilio, fondò una piccola comunità riunita intorno alla Parola e alla liturgia. Dalla Spagna si sposterà poi alla periferia di Roma per continuare la sua missione. È l’inizio del cammino neocatecumenale, che fa sua l’istanza del Concilio Vaticano II di istituire il catecumenato degli adulti, distinto in più gradi.

Paolo Perazzolo

 

fonte: http://www.famigliacristiana.it/chiesa/approfondimenti/dossier/kiko-io-convertito-dai-poveri-/e-l-autobiografia-diventa-un-best-seller——-.aspx

 

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Questo articolo è stato scritto da: Davide





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