Siamo in missione per rendere grazie a Dio

Florencio e Maria Fernanda sono una coppia di coniugi appartenenti al Cammino Neocatecumenale in missione a Marsiglia (Francia). Sposati da 17 anni, hanno nove figli, da tre mesi a 16 anni:

Perché avete deciso di andare in missione con i vostri figli?
In segno di gratitudine al Signore per quanto bene ha fatto nella nostra vita, Florencio aveva speso la vita come molti giovani, in ateismo e droghe, alla ricerca di un senso della vita, ma questo non lo era. Dopo un incidente d’auto in cui morirono in molti, tornò in chiesa. Anni dopo, durante una convivenza, abbiamo offerto di andare in missione, il Papa ci ha dato una croce e inviati come missionari a Marsiglia.

Come evangelizza una famiglia in uno dei paesi più sviluppati del mondo?
In Francia, ogni tre matrimoni, più di uno è divorziato, ci sono molte famiglie monoparentali e le famiglie, composto da bambini di padri diversi. E’ lo Stato che è responsabile per l’educazione dei bambini, proprio perché non c’è morale, lo Stato francese è d’impostazione laica, come mera ed unica possibilità di aiuti finanziari. La nostra missione qui è quello di presentare la famiglia con la nostra vita quotidiana, prendendo atto di ciò che il Papa ha visto,di evangelizzare, ricostruire ciò che non esiste in Europa: una famiglia tradizionale, con un padre e una madre con i bambini. Noi non facciamo molto, solo vivere e spendere la vita per questo paese.

Come ci si arriva?
Ci sono molti modi semplici. Facciamo c’è quello che io chiamo un contagio pastorale tra vicini di casa, compagni di scuola dei bambini … Quando ci chiedono, è quando diamo risposte sulle ragioni della nostra fede, ma senza imposizioni, perché si tratta di una società che sta cambiando e non vogliono sentire e tutto ciò che ha a che fare con la religione. C’è una povertà spirituale e umana molto grande, tornano alla Chiesa molto distrutte, senza volontà e autostima, anche se sono intellettuali o hanno un buon lavoro. La ricostruzione di Gesù Cristo procede a rilento. Credo che il Signore ci ha mandato a Marsiglia come una barriera contro le sette e Islam, e non fare proselitismo, ma solo a portare la nostra presenza.

http://www.alfayomega.es/estatico/anteriores/alfayomega373/enportada/ep_reportaje1.html

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