«La nuova evangelizzazione? È nata con il Concilio»

Lo ha detto il Pontefice parlando ai vescovi appena nominati. E ha aggiunto: “Siate testimoni credibili»

ALESSANDRO SPECIALE di VaticanInsider

La sfida della “nuova evangelizzazione”, a cui sarà dedicato il Sinodo dei vescovi che si apre il mese prossimo in Vaticano, in realtà viene da lontano. Anzi, secondo papa Benedetto XVI, se ne possono rintracciare le origini già nell’evento che ha dato forma alla Chiesa cattolica così come la conosciamo oggi, il Concilio Vaticano II. E non è quindi un caso che il 50.esimo anniversario della grande assise ecumenica cada proprio nel mezzo del Sinodo.

Parlando questa mattina ai vescovi freschi di nomina invitati a Roma per un Convegno promosso dalla Congregazione per i Vescovi, papa Ratzinger ha ricordato come il suo predecessore Giovanni XXIII vedesse nel Concilio da lui convocato l’occasione di “un balzo innanzi verso una penetrazione dottrinale ed una formazione delle coscienze”, perché la dottrina “certa ed immutabile” della Chiesa venisse “approfondita e presentata in modo che risponda alle esigenze del nostro tempo”.

“Potremmo dire – ha commentato Benedetto XVI – che la nuova evangelizzazione è iniziata proprio con il Concilio, che il beato Giovanni XXIII vedeva come una nuova Pentecoste che avrebbe fatto fiorire la Chiesa nella sua interiore ricchezza e nel suo estendersi maternamente verso tutti i campi dell‘umana attività”.

Per il pontefice, i vescovi devono essere “audaci nell’invitare gli uomini di ogni condizione all’incontro con Cristo e a rendere più solida la fede”, di cui devono difendere in modo particolare la “unità”. Ma soprattutto, ha aggiunto, i vescovi devono essere “testimoni credibili”, i primi testimoni della fede, con il compito di accompagnare il cammino dei credenti “offrendo l’esempio di una vita vissuta nell’abbandono fiducioso di Dio”.

Infatti, ha spiegato ai novelli vescovi Benedetto XVI, non si può essere “al servizio degli uomini, senza essere prima servi di Dio”: “Il vostro personale impegno di santità vi veda assimilare ogni giorno la Parola di Dio nella preghiera e nutrirvi dell’Eucaristia, per attingere da questa duplice mensa la linfa vitale per il ministero”.

Gli effetti di quella “nuova Pentecoste” rappresentata dal Concilio, ha concluso il pontefice, “nonostante le difficoltà dei tempi, si sono prolungati, raggiungendo la vita della Chiesa in ogni sua espressione: da quella istituzionale a quella spirituale, dalla partecipazione dei fedeli laici nella Chiesa alla fioritura carismatica e di santità”.

fonte: http://vaticaninsider.lastampa.it/homepage/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/concilio-18296/

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