A Lugo, con il saluto del Vescovo, riprendono le catechesi del Cammino Neocatecumenale

 

Circa 30 anni fa don Ennio Vaccari, prevosto della Collegiata, avviò a Lugo (provincia di Ravenna) nella sua parrocchia l’esperienza del Cammino Neocatecumenale.
La settimana scorsa, dopo due anni, l’esperienza Neocatecumenale è ricominciata nella parrocchia della Madonna del Molino con le catechesi e nuovi catechisti itineranti, in accordo con i parroci della Collegiata e con il vescovo di Imola Tommaso Ghirelli che nella serata di apertura delle catechesi ha rivolto loro questo saluto.

 

L’annuncio del Vangelo è un evento che da duemila anni si rinnova senza perdere nulla della sua freschezza né della sua potenza.
Così anche a partire da questa sera.
Non è possibile dire in anticipo quali effetti questo annuncio essenziale, forte e umile nello stesso tempo, produrrà nel cuore delle persone e nell’intera comunità lughese, ma di una cosa siamo certissimi: che cambierà la situazione, non lascerà le cose tali e quali. Perciò vi esorto ad ascoltare con animo aperto, lasciando alla parola di Dio l’iniziativa.
Questo annuncio è rivolto personalmente a ciascuno di noi che siamo venuti liberamente ad ascoltarlo, ci interpella e ci mette in discussione. Ci porta a riconsiderare tutte le esperienze passate e non solo la situazione attuale. Sottopone a verifica le conclusioni a cui ciascuno di noi era arrivato, perché – pur essendo recato da uomini soggetti come noi a sbagliare – viene da un Altro, il quale garantisce la propria presenza attiva. Ha detto infatti “Ecco, io sono con voi fino alla fine del mondo”.
È un annuncio che risponde ad attese, a problemi aperti; viene a sciogliere tensioni e fare chiarezza dentro di noi. D’altra parte, non impone nulla, propone e rispetta la libertà di ciascuno. Non impedisce quindi di rimanere o confermarsi in una condizione di pregiudizio, di poca sincerità, di risentimento, anche se viene appositamente a fare risplendere la verità e la bellezza del reale. Non pretendiamo di porre noi le domande iniziali, ma prima ascoltiamo; poi tireremo le nostre conclusioni ed esprimeremo i nostri giudizi secondo coscienza.
Così verrà superato un pericolo sempre in agguato: quello del plagio e del condizionamento negativo. Se in passato alcune persone hanno subito torti anche gravi da parte dei catechisti o di altri membri del Cammino, più che discutere conviene mettersi in ascolto del Vangelo. Se poi emergerà che sono stati inferti dei danni documentati, sarà mio dovere comminare una sanzione ai colpevoli e, nella misura del possibile, risarcire chi li ha subiti.
Anche chi è rivestito di autorità nella Chiesa per il bene dei fratelli, anzi lui per primo, è interpellato dal Vangelo, proprio mentre viene confermato in questa sua vocazione. Anche chi è già cristiano praticante, obbediente ai pastori, arricchito di esperienze spirituali, viene raggiunto e rinnovato dall’annuncio fatto in forma di kerigma. Questo vale in particolare per chi ha già fatto il cammino neocatecumenale, cammino iniziato – come è noto – una quarantina d’anni orsono, sulla scia del Concilio Vaticano II. Nessuno, neanche il catechista che lo propone, neanche il vescovo che lo autorizza, è superiore al Vangelo.
L’annuncio viene fatto a Lugo non per la prima volta, non in una parrocchia, ma – eccezionalmente – a livello cittadino, presso questo santuario della Madonna, per esprimere rispetto ed evitare giudizi, per esprimere apertura ed evitare condizionamenti derivanti dal passato. Che non sia innocuo, che provochi reazioni contrastanti, lo sappiamo e ci verrà ripetuto, quindi non si intende affatto renderlo “indolore” o ignorare le ingiustizie, attraverso la scelta di un luogo diverso dalla Collegiata, ma si intende sottolineare la novità perenne del Vangelo e aiutare ciascuno a liberarsi dai condizionamenti e dalle incomprensioni.
Il mio pensiero in questo momento va anche a quanti nel Cammino e a causa di persone ad esso legate hanno dovuto soffrire, a quanti sono scandalizzati o provano risentimento. Gesù ha detto: “E’ inevitabile che vi siano scandali, ma guai a coloro che ne sono responsabili”. Desidero incontrare nuovamente queste persone, far loro sapere che mi pongo a loro disposizione, anche se sono convinto che sia ingiusto trarre dagli errori compiuti la conclusione che i danni siano irreparabili. Infatti il bene fatto dal Cammino supera il male che vi si è insinuato. Piuttosto, vedo le catechesi che iniziano questa sera come un richiamo all’esame di coscienza, alla conversione e alla richiesta di perdono. Anch’io so di avere delle responsabilità, per le quali prego nella speranza di riuscire a riconoscerle e di riuscire a riparare.
Per parte mia dunque pongo questo inizio delle catechesi proprie del Cammino Neocatecumenale sotto la protezione della Beata Vergine del Molino, saluto tutti i convenuti e in particolare don Bettoli, ringrazio, nella persona di don Tondini, il Santuario e la sua comunità parrocchiale. Ringrazio infine i catechisti venuti appositamente da Fano e chi li ha inviati e dico loro: «Benedetto chi viene nel nome del Signore».

fonte: Nuovo Diario Messaggero

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3 comments on “A Lugo, con il saluto del Vescovo, riprendono le catechesi del Cammino Neocatecumenale
  1. cosa è una comunità neocateumenale. è un manipolo di fratelli e sorelle, che cammina nel deserto buio del mondo moderno, per vedere che lì proprio lì vi è una tremula luce, che man mano che ti si avvicina mostra che puoi avere una relazione non terrorizzata con l’umanità che ti è vicina e che essa a sua volta può non essere più paurosa terrorizzata a sua volta di te con te, e quella luce che man mano si avvicina a te e ti libera è il Cristo Signore. la comunità ha Cristo al centro significato da un presbitero, cioè un anziano nella fede, un sacerdote, in comunità ci sono persone di tutte le età e ceti sociali, più o meno colte, e o ignoranti, a volte semplici, contorte o complessate fissate maniache divertenti noiose ma che, attraverso un itinerario verso il rinnovamento delle promesse battesimali, cercano la dimensione adulta del Cristo Gesù, e diverranno, se Dio lo vorrà, le persone con cui vi piacerà trascorrere tutta la vostra vita. la comunità è la chiesa, più comunità possono fare parte di una parrocchia. la comunità neocatecumenale è come si presenta agli uomini la chiesa di questi tempi con al centro sempre: parola, liturgia, comunione, ti riporta a come / essere veri vere cristiani cristiane oggi. essere cristiani oggi vuol dire la verità: che la vita di ognuno è una irripetibile, quindi ogni vita umana va rispettata, dal suo primissimo inizio sino alla fine che è sempre un mistero di amore, nel continuo combattimento tra bene e non bene, tra dio creatore e il niente, che essere creature necessita riconoscere la mano del creatore nel creato e in se stessi, massime espressioni della vita/natura equilibrio di amore e servizio. tutto ogni cosa creata in questo mondo ed universo fa un servizio di amore a chi – e siamo noi uomini – che possiamo servircene usarla goderla. il creato è una summa di amore ed è una realtà che viaggia da un inizio verso la sua fine . anche la –luce- fosse quella del sole o delle stelle o di una candela essa è un servizio un servire d’amore che da se si dona. è un si dona come si è donato cristo. accettando di essere lui dio ucciso da noi uomini esseri capaci di grande bene ed anche d’essere esseri veramente feroci, molto di più feroci di molte feroci fiere selvatiche. l’uomo che pretende di sapere conoscere tutto è libero vero uomo se rimette la scelta tra ciò che bene e ciò che non bene a dio creatore signore del cielo e della terra, quindi se dice:
    1. Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra 2. e in Gesù Cristo, Suo unico Figlio, nostro Signore, 3. il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, 4. patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; 5. discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte;
    6. salì al cielo, siede alla destra di Dio, Padre onnipotente: 7. di là verrà a giudicare i vivi e i morti.
    8. Credo nello Spirito Santo, 9. la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi,
    10. la remissione dei peccati, 11. la risurrezione della carne, 12. la vita eterna. Amen.

  2. si so che è una comunità neo catecumenale. è un itinerario che ti fa capire che significa oggi il battesimo che ci hanno dato tanti anni fa, quando eravamo piccoli. ma ciò riguarda anche chi è lontano ora dalla chiesa. la comunità ti fa vivere l’oggi. non il passato non proiezioni nel futuro. ma quale è oggi oggi la tua condizione. sei solo sola in un isolamento fatto del tuo lavoro della tua machinetta del tuo amichetto o amichetta che ogni tanto ci baruffi un pò. la comunità è una esperienza bella non traumatica. non vi è nessuno che ha pretese verso di te. ma solo esserti vicino lasciandoti anche se necessita libero di sbagliare ancora tanto sarai tu a constatare che non puoi stare con due piedi nella stessa pantofola o nello stesso scarpone. certo la chiesa oggi ti può dare così: parola, importantissima è un nutrimento, liturgia una stupenda evidenziazione del tuo legame con dio cristo signore e comunità, cioè fratelli e sorelle che camminano in allegria o in tristezza ma uniti per questo mondo che con loro sarà anche per te meno che mai di tenebra. cristo è la luce che illumina il mondo. pur nella contraddizione del vivere in questo mondo di problemi, ma chi ha una parola così liberatrice, un accesso al sacro, un vivere in unità così come te li da la chiesa o la comunità che è la tua piccola chiesa vicina.

  3. ma la chiesa isola i poveracci che sono proprio i divorziati o i separati che spesso non avrebbero voluto le fini dei loro matrimoni ma che spesso le hanno subte duramente.
    ci vorrebbe un giubileo un lavacro generale per tutte queste persone.

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